Quadro economico di riferimento

Nel corso del 2016 le condizioni dell’economia globale sono leggermente migliorate, anche se le prospettive rimangono tuttavia soggette a diversi fattori di incertezza; quelle degli Stati Uniti dipendono dalle politiche economiche della nuova amministrazione, non ancora definite nei dettagli: un impatto espansivo, al momento di difficile quantificazione, può derivare dagli interventi annunciati in materia di politica di bilancio, ma effetti sfavorevoli potrebbero derivare dall’adozione e dalla diffusione di misure di restrizione commerciale.

La crescita globale potrebbe essere frenata dall’insorgere di turbolenze nelle economie emergenti associate alla normalizzazione della politica monetaria statunitense. 

Nelle economie avanzate l’inflazione al consumo è lievemente salita, grazie all’attenuarsi del calo dei prezzi dei beni energetici.

Secondo le valutazioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) diffuse in gennaio, il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,1% nel 2016; si prevede un rialzo al 3,4% nel 2017 e al 3,6% nel 2018. Rispetto allo scorso ottobre le stime sono state riviste leggermente al rialzo per quasi tutte le maggiori economie avanzate, ad eccezione dell’Italia.

Nell’area dell’euro la crescita del PIL prosegue a un ritmo moderato ma in graduale  consolidamento, grazie alla spinta proveniente dalle componenti interne della domanda. L’incertezza sull’andamento dell’economia mondiale, in parte condizionata dalle tensioni geopolitiche, rappresenta il maggiore fattore di rischio per l’attività economica.

L’inflazione è risalita in dicembre, cominciando a riflettere le condizioni monetarie espansive, ma si attesta su valori ancora bassi.

L’indicatore €-coin elaborato dalla Banca d’Italia, che stima la dinamica di fondo del PIL dell’area, ha segnato un incremento accentuato nei mesi autunnali, attestandosi a 0,59% in dicembre (da 0,45% in novembre). Secondo le proiezioni elaborate dalle banche centrali dell’Eurosistema diffuse in dicembre, nel complesso nel 2017 il PIL crescerebbe dell’1,7% (come nel 2016).

In dicembre l’inflazione al consumo è cresciuta all’1,1% (dallo 0,6%), ma pressoché solo per effetto dell’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari freschi (2,1% da 0,7%) e di quelli energetici (2,6% da -1,1%). 

La ripresa dell’economia italiana, dopo l’accelerazione del PIL nel trimestre estivo, secondo gli indicatori disponibili, sarebbe proseguita in autunno – pur se a un ritmo di poco inferiore rispetto al periodo precedente – sostenuta dall’incremento degli investimenti e dall’espansione della spesa delle famiglie. Gli indicatori prospettici sono coerenti con la prosecuzione di una moderata espansione dell’attività economica anche nel primo trimestre del 2017.

L’inflazione, misurata dalla variazione sui dodici mesi dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), è salita in dicembre allo 0,5% (da 0,1% in novembre). Pressioni al rialzo sono derivate principalmente dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari freschi e dei servizi di trasporto aereo, e dall’attenuazione del calo dei prezzi dei prodotti energetici. Nel complesso del 2016 l’inflazione si è attestata a -0,1%.

Trasporto aereo e aeroporti 

Andamento del trasporto aereo mondiale

L’andamento mondiale del traffico passeggeri del 2016, su un campione di 1.091 aeroporti, ha registrato una crescita percentuale di oltre 5,5 punti rispetto all’anno precedente.

L’area medio orientale registra la maggior crescita in termini percentuali (+9,4%), a seguire l’Asia (+9%), l’Europa (+5%) ed il Nord America (+3,9%). Solo il continente africano registra valori in calo (-1,9%) se confrontato con il 2015.

Il traffico merci, evidenzia incrementi di 3,5 punti percentuali con 92,5 milioni di tonnellate di merce processata a livello mondiale.

Su un campione di 800 aeroporti, l’area medio orientale evidenzia la maggior percentuale di crescita, con circa 6 punti in più rispetto al 2015, mentre l’Asia, che movimenta la maggiore quantità di merci a livello mondiale con 34 milioni di tonnellate, cresce del +4,5% rispetto al 2015.

Nella classifica riportata da ACI World, tra i più importanti aeroporti del settore cargo (83 aeroporti che trasportano almeno 200 mila tonnellate di merce), Malpensa si riconferma tra i principali aeroporti mondiali posizionandosi al 45esimo posto per quantità di merce processata.

Legenda: AFR (Africa), ASP (Asia Pacific), EUR (Europa), LAC (America Latina), MEA (Medio Oriente), NAM (Nord America). Fonte: ACI World (Pax Flash & Freight Flash)

Andamento aeroporti europei - 2016 (2) 

Il traffico passeggeri gestito dai principali aeroporti europei nel 2016 ha evidenziato una crescita complessiva del 5,6% con oltre un miliardo di passeggeri serviti. Gli aeroporti hub hanno realizzato una crescita del 3,5%; tra questi si segnala la crescita di Amsterdam (+9,2%) e Madrid (+7,7%). Tra gli altri aeroporti europei per dimensioni di traffico passeggeri serviti si distinguono Barcellona (+11,2%), Londra Gatwick (+7,1%) e Parigi Orly con (+5,3%).

Il traffico merci ha invece fatto registrare un incremento del 3,4% con un totale di oltre 11 milioni di tonnellate di merci processate.

Tra i principali aeroporti per volumi di merce processata Francoforte risulta il primo con oltre 2 milioni di tonnellate, seguono Parigi Charles de Gaulle con 1,9 milioni, Amsterdam con 1,7 milioni e Londra Heathrow con 1,5 milioni. L’aeroporto di Malpensa continua a mantenere il quinto posto per volumi di merci trattate (536,9 mila tonnellate) e risulta il secondo scalo per crescita percentuale (+7,4%) dopo l'aeroporto di Madrid (+9,1%).

  

Andamento del traffico sugli aeroporti italiani 2016(3) 

L’andamento dei 36 aeroporti italiani associati ad Assaeroporti ha fatto registrare un positivo andamento rispetto al 2015 (+4,6%) per un totale di 164,7 milioni di passeggeri serviti. Anche i movimenti aeromobili risultano in continua crescita registrando un aumento del 2,6% per complessivi 1,5 milioni. I primi cinque aeroporti per numero di passeggeri transitati risultano essere Roma Fiumicino, Malpensa, Bergamo, Linate e Venezia.

Il sistema aeroportuale romano ha registrato oltre 47 milioni di passeggeri in transito mentre in Lombardia, i 40 milioni di passeggeri serviti si sono distribuiti presso gli aeroporti di Milano con oltre 29 milioni e presso l’aeroporto di Orio al Serio con circa 11,2 milioni. Il sistema a nord est costituito da Venezia e Treviso ha registrato circa 12,3 milioni di passeggeri mentre gli aeroporti di Pisa e Firenze circa 7,5 milioni. Negli aeroporti pugliesi (tra i quali Bari, Brindisi, Foggia e Taranto) sono transitati oltre 6,6 milioni, in Sicilia (Catania, Comiso, Lampedusa, Palermo e Trapani) circa 14 milioni di passeggeri mentre in Sardegna (Alghero, Cagliari e Olbia)  7,5 milioni di passeggeri.

(1) Fonte: ACI World (Pax Flash & Freight Flash)

(2) Fonte ACI Europe

(3) Fonte Assaeroporti (aviazione commerciale + aviazione generale)